Compliance

Come analizzare le modifiche e gli obblighi normativi dell’aggiornamento alla 285 in pochi click

27/9/2022
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Daitomic, la soluzione RegTech per analisi di impatto ottimizzate e in tempo reale

Stare al passo con gli aggiornamenti normativi del settore bancario è un’attività ad alto impatto per le istituzioni finanziarie per l’elevato numero di risorse umane ed economiche, oltreché di tempo, che l’alerting normativo richiede. Con l’espressione “alerting normativo” si intendono tutte quelle operazioni relative alla raccolta e all’analisi delle modifiche apportate dai regolatori sulle norme finanziarie per valutare il loro impatto e conseguentemente decidere se e come intervenire. In questi anni abbiamo analizzato a fondo le metodologie di lavoro della compliance bancaria, così da ricostruire un processo generalizzato e standardizzato - disponibile su questa pagina dedicata del nostro sito - delle attività di aggiornamento e analisi normativa svolte dalle  istituzioni finanziarie. Queste ultime, a causa dell’enorme quantità di modifiche apportate sulle norme, necessitano del supporto di strumenti tecnologici innovativi che siano in grado di automatizzare quei passaggi dei processi di compliance che non richiedono l’apporto analitico e decisionale umano. Così è nato Daitomic, la soluzione RegTech che offre ai professionisti di compliance aggiornamenti normativi automatici e in tempo reale.

Il 39° aggiornamento alle Disposizioni di vigilanza per le banche (Circolare 285/2013) da parte di BankIT

Nei nostri blog post passati abbiamo presentato diversi casi d’uso rispetto a come Daitomic possa aiutare concretamente i professionisti di compliance. Dagli obiettivi ESG alla Quick fix” alla MiFID II, dalle modifiche apportate alla PESC relative alle sanzioni contro la Russia fino al recente aggiornamento della CRD IV. Concentrandoci sul panorama normativo italiano, però, è impossibile non dedicare un articolo anche al 39° aggiornamento alle Disposizioni di vigilanza per le banche - ovvero la “famosa” Circolare 285/2013 -, pubblicato dalla Banca d’Italia nelle scorse settimana. Questo documento ha introdotto importanti modifiche a partire dalle novità previste a livello europeo dalla Direttiva (UE) 2019/878 (la cosiddetta CRD V) e legate principalmente a due ambiti: la disciplina delle società di partecipazione finanziaria o di partecipazione finanziaria mista e i poteri di intervento delle autorità di vigilanza nell’ambito del Secondo Pilastro. Come già specificato in riferimento all’aggiornamento della CRD IV, l’acronimo “CRD” sta per Capital Requirements Directives, designando le Direttive europee che regolano la normativa prudenziale per le banche e le imprese di investimento. Entrando invece nel merito del 39° aggiornamento delle Disposizioni di vigilanza per le banche (Circolare n. 285/2013) emanato dalla Banca d’Italia, sono due i gruppi di disposizioni ad essere stati modificati, ovvero:

  • disposizioni in materia di gruppi bancari e di albo delle banche e dei gruppi bancari;
  • disposizioni sul processo di controllo prudenziale.

Rispetto al primo ambito (società di partecipazione finanziaria o di partecipazione finanziaria mista), la CRD V ha introdotto nuove regole che normano le modalità di autorizzazione e di esenzione dall’assunzione del ruolo di capogruppo di un gruppo bancario delle società in oggetto e assicurano il coordinamento con gli altri procedimenti di autorizzazione previsti dalla normativa di settore. Oltre a ciò, il 39° aggiornamento della Circolare 285 regola anche, tramite il rinvio alla disciplina delle capogruppo, le modalità autorizzative applicabili sia alle società di partecipazione finanziaria e alle società di partecipazione finanziaria mista diverse dalla capogruppo (art. 69.1 TUB), sia di quelle al vertice di gruppi esteri (art. 69.2 TUB). Rispetto al secondo ambito (poteri di intervento delle autorità di vigilanza nell’ambito del secondo Pilastro), invece, sono stati ampliati i casi in cui la Banca d’Italia può imporre misure di Secondo Pilastro. In particolare, il documento di BankIT introduce una netta distinzione tra componenti della domanda di capitale di Secondo Pilastro stimata in ottica ordinaria e quelle determinate in ottica di stress, oltre alla facoltà di prevedere la richiesta di capitale addizionale in ragione di un rischio di leva finanziaria eccessiva, in condizioni ordinarie e di stress. Insomma, le modifiche apportate dal 39° aggiornamento della Circolare 285 sono molte e ad alto impatto sulle istituzioni finanziarie del panorama bancario italiano.

Come ottenere l’alerting normativo e l’analisi automatizzata della Circolare 285 in tempo reale

Ecco perché il lavoro di analisi del perimetro normativo inerente alle Disposizioni di vigilanza per le banche richiede un enorme sforzo da parte delle istituzioni finanziarie. Ma come si può svolgere questa analisi di impatto in maniera accurata e rapidamente? La risposta finalmente esiste e si chiama Daitomic, la soluzione RegTech di Aptus.AI che utilizza l’Intelligenza Artificiale per automatizzare alcuni specifici step dei processi di compliance - presentati in questa pagina dedicata - grazie a una versione standard, elettronica e machine readable dei regolamenti bancari. Quest’ultima rende possibile un’analisi automatizzata sui dati legali, così da offrire ai professionisti di compliance la possibilità di concentrarsi sugli aspetti decisionali e strategici della loro professione. Come? Innanzitutto, Daitomic offre una navigazione interattiva delle norme e una comparazione delle diverse versioni, per identificare le modifiche introdotte da ogni aggiornamento normativo.

Estrazione automatica degli obblighi e analisi di primo impatto per ottimizzare i processi di compliance

Non solo. Daitomic è anche in grado anche di predisporre un’analisi di primo impatto sul perimetro identificato dalle norme di interesse, grazie alla funzionalità di estrazione automatica degli obblighi e delle sanzioni relativi all'aggiornamento normativo.

Infine, Daitomic offre anche la possibilità di collegare e incrociare gli obblighi estratti automaticamente con i processi e i regolamenti interni impattati, così da predisporre un’analisi di primo impatto in maniera automatizzata. Con questa funzionalità, Daitomic completa anche l’ultimo passaggio tra quelli a maggior consumo di tempo e risorse nei processi di compliance finanziaria, consentendo agli esseri umani di svolgere l’attività in cui sono veramente essenziali e che nessuna tecnologia potrà mai fare al posto loro: prendere le giuste decisioni ed elaborare strategie proattive.

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