RegTech

Quando la tecnologia può far crescere il PIL... attraverso la qualità dei dati normativi

12/7/2022
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Le qualità delle norme fondata sul RegTech per un Prodotto Interno Lordo più alto

Se il miglioramento del settore normativo di per sé non dovesse rappresentare un motivo valido per investire in soluzioni RegTech, magari mettere sul piatto il PIL cambierebbe la situazione. Una delle evidenze più importanti emerse dal report “RegTech for Regulators” del World Government Summit, infatti, è che “l'ambiente normativo ha un impatto diretto sulla capacità di un'industria o di un'economia di innovare e crescere”. Per motivi di chiarezza, va detto che il World Government Summit è "un'organizzazione globale, neutrale e senza scopo di lucro dedicata a plasmare il futuro dei governi" tramite l’analisi "dell'agenda della prossima generazione di governi, con un focus sulla valorizzazione dell'innovazione e la tecnologia per risolvere le sfide universali che l'umanità deve affrontare” - come riporta il suo sito web ufficiale. In particolare, il paper “RegTech for Regulators” si sofferma sulla necessità di “ri-architettare il sistema per una migliore regolamentazione”, evidenziando anche come questa operazione “ridurrebbe il costo della compliance” - dalla parte dei regolatori - “e diventerebbe catalizzatori per l'innovazione e la crescita del business” - a un livello più generale.

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Il collegamento nascosto tra norme e PIL: uno sguardo al report “RegTech for Regulators” del WGS

La base per l'analisi del WGS, realizzata in collaborazione con Accenture, è stata uno studio della Banca Mondiale sulle normative aziendali condotto in 135 paesi che affermava che le nazioni con normative migliori crescono più velocemente. Qualche cifra a riguardo? Esaminando il legame tra la riforma della legislazione per le imprese e la crescita economica in 172 paesi, il professor Jamal Ibrahim Haidar della Paris School of Economics ha stimato che una riforma normativa per le imprese, in media, aumenta il tasso di crescita del PIL di quasi lo 0,15%, confermando l'evidente correlazione positiva tra la percezione della qualità delle norme e il PIL pro capite per le prime 50 economie, che rappresentano quasi il 92% del PIL mondiale. Questo è il motivo per cui il documento "RegTech for Regulators" mira a offrire "intuizioni su come i regolatori possono utilizzare le tecnologie emergenti - in particolare il RegTech - per abilitare un ambiente normativo più efficiente ed efficace", considerando RegTech "l'applicazione innovativa di tecnologie emergenti da parte delle organizzazioni per adattarsi ai mutevoli requisiti di compliance in modo più efficace ed efficiente, mitigare i rischi dovuti alla non conformità e ottenere un vantaggio competitivo”. Ebbene, questa affermazione è perfettamente in linea con il nostro post su “Come trasformare la compliance finanziaria da blocker in vantaggio competitivo”. Ma non solo. Questi concetti sono anche in linea con queste parole dell'EBA: "Le soluzioni RegTech hanno il potenziale per promuovere un settore finanziario più efficiente ed essere un fattore per l'attuazione di successo del quadro normativo".

Sfruttare la Regulatory Technology per costruire un approccio data-centric alle normative

Andando più in profondità nel documento citato, possiamo ottenere una panoramica dei vari vantaggi che riguarderebbero sia i regolatori, sia le imprese e la società a seguito dell'introduzione di soluzioni RegTech volte a “ridisegnare i processi normativi, consentendo decisioni basate su dati in tempo reale che garantirebbero efficacia e promuoverebbero l'innovazione”. Il documento affronta “un approccio insight-driven favorito da soluzioni Reg Tech e basato su applicazioni innovative di tecnologie emergenti - inclusa l'Intelligenza Artificiale per il monitoraggio della compliance in tempo reale, l'automazione basata sull'AI, e così via - come soluzioni nuove e avanzate per supportare le autorità di regolamentazione nel loro lavoro”. Ed è esattamente ciò che la nostra piattaforma RegTech, Daitomic, offre alle istituzioni finanziarie. Ovviamente queste possibilità possono essere sfruttate solo attraverso un "contratto collettivo di tutte le parti interessate (regolatori, regolamentati e tutelati)" al fine di convertire "grandi quantità di dati in conoscenza e insight con un approccio data-centric - armonizzando i dati tra giurisdizioni e istituzioni, creando una tassonomia integrata dei dati, rompendo i silos di dati creati dai requisiti normativi e legali, standardizzando i dati e i veicoli di condivisione dei dati”. Queste parole non sono una novità per noi di Aptus.AI, dato che riassumono l'obiettivo del nostro lavoro già avviato con BankIT nell'ambito del Fintech Milano Hub, ovvero l'Innovation Hub messo a disposizione dalla Banca d'Italia per gli innovatori del settore finanziario. Il documento sottolinea che “la qualità delle norme incide sulla crescita e lo sviluppo economico e può anche stimolare le imprese a innovare”. Per riassumere: "le normative possono spingere le organizzazioni a sviluppare nuovi prodotti e servizi e, d'altra parte, l'assenza di un contesto normativo favorevole limita la capacità di un'economia di attrarre investimenti e crescere". Ecco perché le soluzioni RegTech sono necessarie non solo per supportare tutte le attività strettamente normative, ma anche per aiutare le aziende che “lottano per stare al passo con il mutevole panorama normativo e continuano ad affrontare azioni punitive”. Queste aziende "stanno ora cercando modi più innovativi per ridurre i costi di compliance, in particolare l'uso della tecnologia". Come abbiamo già scritto, l'introduzione di sistemi di regolamentazione più efficaci ed efficienti può essere raggiunta attraverso un "passaggio dal tradizionale dibattito tra regolamentazione risk-based e principles-based verso un sistema basato sui dati e sulla conoscenza", sfruttando quindi una “trasformazione dei regolatori tramite il RegTech”, che consentirebbe di:

  • concentrarsi su analisi in tempo reale e previsioni;
  • sviluppare migliori meccanismi interni di valutazione e controllo del rischio;
  • costruire una garanzia di compliance;
  • aumentare la sperimentazione in ambienti controllati (come gli Innovation Facilitators).

I vantaggi offerti dal RegTech ai regolatori, all'economia... e alla società

Dopo questa presentazione approfondita dei cambiamenti positivi che il RegTech introdurrebbe nel quadro normativo globale, possiamo ora seguire il rapporto "RegTech for Regulators" per riprendere i benefici che la tecnologia assicurerebbe ai regolatori stessi. Partendo da una prospettiva interna, possiamo citare la possibilità di:

  • costruire sistemi di compliance preventiva;
  • monitorare tutto in tempo reale (tramite una condivisione dei dati in tempo reale, che sarebbe una possibilità imprescindibile, come abbiamo già evidenziato);
  • migliorare la supervisione utilizzando la ricchezza di dati e informazioni (ad esempio, la Banca nazionale del Ruanda utilizza un sistema di data warehouse elettronico per automatizzare e semplificare i processi di segnalazione);
  • ridurre il divario tra intenzione e attuazione;
  • aumentare l'efficienza dei processi interni.

Tutte queste opportunità per le autorità di regolamentazione sarebbero abilitate da un’automazione dei loro processi di lavoro, per ridurre i costi e la complessità del reporting normativo e della compliance per sé stessi e per le organizzazioni regolamentate, esattamente come descritto nella pagina dedicata sul sito web di Daitomic. Ma ci sono anche alcuni vantaggi esterni che sarebbero offerti alle autorità di regolamentazione, vale a dire l'opportunità di:

  • garantire una concorrenza effettiva (come nel caso della Dubai Financial Services Authority che regola il Dubai International Financial Centre);
  • ridurre le spese e la complessità della compliance (riducendo il costo della compliance attraverso l'automazione del processo di analisi dei documenti, l'onboarding dei clienti, ecc.);
  • aumentare l'innovazione e la competitività delle imprese (sfruttando le simulazioni per comprendere l'impatto della regolamentazione su nuovi prodotti e servizi, migliorando la gestione del rischio attraverso meccanismi di compliance integrati che automatizzano l'interpretazione della normativa e creano sistemi auto-adattanti).

Per raggiungere questi obiettivi, il documento "RegTech for Regulators" identifica quattro passaggi chiave che i regolatori che cercano di adottare le soluzioni RegTech possono seguire:

  • avviare un coinvolgimento aperto con gli stakeholder (come accade con Fintech Milano Hub);
  • orchestrare un ecosistema di innovazione;
  • testare potenziali soluzioni;
  • trasformare le operazioni con cambiamenti radicali nell'infrastruttura interna, nelle operazioni e nel personale.

In Aptus.AI stiamo già sfruttando questo approccio basato sulla tecnologia con i nostri motori proprietari di Intelligenza Artificiale, che generano le normative machine readable sfruttate all'interno di Daitomic - la nostra piattaforma RegTech -, al fine di automatizzare tutti quei passaggi dei processi di compliance attualmente effettuati tramite lavoro manuale, risultando quindi troppo lenti, poco accurati e soggetti a rischi operativi. L'obiettivo è quello di costruire un modello normativo che si potrebbe definire anche "Regulation as a Platform", ma di questo argomento parleremo nel nostro prossimo post.

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