Stiamo vivendo tempi sempre più segnati dall’incertezza. Anche in Europa, dove la stabilità economica e sociale non era mai stata in crisi negli ultimi decenni. Basti pensare alla pandemia da Covid-19, la crisi ambientale, la guerra in Ucraina e le sue conseguenze sul mercato energetico. Ma non solo. Anche le proteste contro i regimi scoppiate in tutto il mondo – dall’Iran alla Cina, dal Perù alla Russia. In questo contesto di forte instabilità, però, c’è almeno una certezza sul futuro: il 2023 in finanza sarà l’anno della regolamentazione - e della compliance. Sì, perché i continui e rapidi cambiamenti tecnologici, sociali e ambientali richiedono uno sforzo da parte dei regolatori affinché l’innovazione si svolga all’interno di un quadro normativo che tuteli tutte le parti coinvolte. Concentrandoci sul settore finanziario, le sfide normative da affrontare sono molte e decisive – come vedremo tra poco. E, in un contesto simile, la crescente regolamentazione porterà a un ruolo sempre più centrale della compliance finanziaria. Dunque anche alla crescente necessità di soluzioni RegTech in grado di automatizzare i processi di compliance in tutti quei passaggi in cui l’elemento umano non aggiunge valore. Proprio come fa il nostro SaaS RegTech, Daitomic.
Come scrivevamo qualche riga fa, le sfide normative del settore finanziario per il 2023 sono varie e cruciali. Senza l’obiettivo di essere esaustivi, abbiamo voluto raccogliere le più importanti. O quantomeno quelle più attuali, visto che riguardano gli ambiti che i regolatori stessi hanno voluto mettere in evidenza nei primi giorni del nuovo anno appena cominciato.
Insomma, una vera e propria carrellata di sfide normative, lanciate dai regolatori europei e nazionali alle istituzioni finanziarie per il 2023. Sfide che non si esauriscono in questo elenco. Ma come si può fare fronte a questa necessità di aggiornamenti normativi accurati e in tempo reale? Come si possono rendere più rapide e affidabili le attività di compliance? La risposta può sembrare scontata: introducendo l’automazione nei processi di compliance finanziaria. Certo. Ma come farlo in un modo che porti veramente accuratezza ed efficienza, e non piuttosto confusione? Grazie ad una lunga e attenta analisi del settore bancario, in Aptus.AI abbiamo identificato i passaggi dei processi di compliance che possono essere automatizzati, cioè quelli del cosiddetto alerting normativo. Questo processo consiste nella raccolta e analisi degli aggiornamenti normativi, finalizzate a valutare la loro pertinenza con il singolo istituto finanziario e l'eventuale necessità di procedere con una valutazione di rischio (Risk Assessment). E il nostro SaaS pensato per il mercato RegTech, Daitomic, è già in grado di automatizzare tutti questi passaggi dei processi di compliance, estraendo automaticamente i requisiti e gli obblighi normativi e predisponendo così una analisi di primo impatto, che tiene conto anche dei processi e delle policy interne, per rispondere ai bisogni generati da un quadro normativo in continuo divenire come quello appena descritto.
Ma non solo. Il ruolo sempre più centrale della compliance nel settore bancario può e deve essere sfruttato dalle istituzioni finanziarie anche per trarne un vantaggio competitivo. Sì, perché le tecnologie proprietarie alla base di Daitomic trasformano i documenti legali in un formato standard machine readable e li analizzano tramite l’Intelligenza Artificiale con un approccio olistico - che supporta tutti gli ambiti normativi - e multi-lingua - supportando tutte le lingue dell’Unione Europea. In un contesto cross-regolatore e cross-country, questa tecnologia consente dunque non soltanto di ridurre i tempi e costi per il recepimento degli aggiornamenti normativi in ambito finanziario, ma anche di analizzare i documenti in discussione, offrendo per la prima volta la possibilità di anticipare i trend normativi, dunque di elaborare strategie di compliance proattive e a supporto del business. Per toccare con mano questa opportunità, prenota una demo di Daitomic cliccando qui sotto!