Per il quinto episodio delle nostre Compliance Talks restiamo nell’ambito della compliance finanziaria con Pietro Odorisio, Financial Crime Data Analyst presso SGR Compliance e protagonista di questa intervista. Grazie al punto di vista sul mondo dell'analisi e della conformità normativa legato al suo ruolo, anche il quinto intervistato della nostra rubrica ha aggiunto diversi spunti molto interessanti in merito alla situazione attuale della compliance italiana, con un particolare focus sull’aspetto tecnologico.
Pietro, raccontaci meglio chi sei e di cosa ti occupi per la tua azienda.
«Sono Financial Crime Data Analyst presso SGR Compliance, azienda specializzata nella creazione di database e software per l'antiriciclaggio. Mi occupo in particolare di individuare notizie relative a reati finanziari ed altri eventi criminali che si verificano in determinate località italiane, raccogliendo informazioni sui soggetti coinvolti per aggiornare costantemente i nostri database. In breve, lavoro per garantire che le istituzioni finanziarie abbiano accesso a informazioni accurate e aggiornate per prevenire attività illecite e mantenere la trasparenza nelle loro operazioni».
Cosa ti piace di più del tuo lavoro e cosa ti crea invece qualche frustrazione?
«Ci sono molti aspetti che apprezzo del mio lavoro. In particolare, quello investigativo e quello legato alla ricerca. Il mio ruolo mi permette di essere costantemente informato sugli avvenimenti di cronaca e sugli sviluppi politici in Italia. L'idea che le informazioni che raccogliamo possano aiutare gli intermediari finanziari a stabilire relazioni di lavoro basate sulla sicurezza è stimolante. Inoltre, mi piace il fatto di utilizzare le mie competenze analitiche per risolvere problemi complessi. Per quanto riguarda le sfide, a volte la mole di informazioni da analizzare può essere impegnativa, ma la natura informatica della società ci permette di implementare costantemente nuove tecnologie per efficientare o automatizzare alcune parti del processo. Questo ci consente di concentrarci di più sull'analisi dei dati».
Come si svolge solitamente la tua giornata tipo?
«La mia giornata tipo inizia con la lettura delle principali fonti di informazioni, sia cartacee che online. Durante questa fase, analizzo le notizie in cerca di eventi legati a crimini o altre informazioni rilevanti per il nostro lavoro. Successivamente, estraggo e inserisco queste informazioni all'interno del nostro database, assicurandomi che siano accuratamente registrate. Nel corso della giornata, effettuo ulteriori ricerche e analisi per arricchire e aggiornare il nostro dataset».
Quali sono le skill principali che deve avere un/una Compliance Officer?
«Dovendo fare un elenco, direi:
Queste cinque skill sono fondamentali per il successo di un Compliance Officer al fine di garantire la conformità aziendale».
Qual è il problema o limite principale nell’ambito della compliance?
«Piuttosto che di problemi o limiti parlerei invece di complessità. Quella principale che identifichiamo nell'ambito della compliance è la continua evoluzione delle leggi e dei regolamenti. Questo fattore può presentare sfide significative per le aziende e i professionisti del settore».
Ritieni sufficienti le risorse dedicate alla compliance in Italia?
«L'adeguatezza delle risorse allocate alle funzioni di compliance dipende dall'azienda, dal settore e dalle dimensioni dell'organizzazione. Tuttavia, è una tendenza globale che negli ultimi anni vi sia stata un'attenzione crescente verso la compliance, inclusa l'Italia. Ciò è dovuto a una serie di fattori, tra cui l'incremento delle normative, la crescente attenzione dei regolatori e le sfide legate alla gestione dei rischi. È altrettanto importante la formazione delle risorse e la capacità dell’azienda di fornire loro strumenti adatti ed efficienti».
In quali step del processo di compliance ci sarebbe più bisogno del supporto di soluzioni innovative?
«Le soluzioni tecnologiche innovative possono svolgere un ruolo cruciale in diversi step del processo di compliance, contribuendo a migliorare l'efficienza e l'efficacia delle attività di conformità. Ecco alcuni degli step in cui il supporto tecnologico è particolarmente prezioso:
In generale, l'implementazione di soluzioni tecnologiche innovative può semplificare notevolmente la gestione della compliance, consentendo alle aziende di identificare e affrontare i rischi in modo più efficace e di ridurre il rischio di violazioni delle normative. Tuttavia, è importante selezionare le soluzioni tecnologiche più appropriate per le esigenze specifiche dell'azienda e garantire che siano configurate correttamente».
Attualmente utilizzi dei tool tecnologici a supporto della tua attività?
«Sì, utilizzo diversi strumenti tecnologici per supportare la mia attività di analista di dati finanziari. I tool più specifici sono sviluppati internamente per adattarsi pienamente ai nostri processi e alle esigenze di sicurezza in tutte le fasi di raccolta e trattamento del dato. Viene prestata attenzione alle tecnologie più avanzate e all'Intelligenza Artificiale. L'integrazione di queste soluzioni ha ottimizzato notevolmente il mio lavoro, consentendomi di dedicare più tempo all'analisi approfondita dei dati e all'identificazione dei rischi, grazie all'automatizzazione dei compiti meccanici e ripetitivi».
Cosa ne pensi della possibilità di applicare la Generative AI (es. ChatGPT) alla compliance o, più in generale, all’analisi normativa?
«L'applicazione della Generative AI, come il modello ChatGPT, all'ambito della compliance e dell'analisi normativa presenta opportunità interessanti e sfide da considerare.
Vantaggi:
Sfide:
In sintesi, l'applicazione della Generative AI alla compliance e all'analisi normativa offre vantaggi in termini di automazione e velocità, ma richiede attenzione alla formazione, all'accuratezza e alla comprensione del contesto. È un campo in evoluzione che può migliorare significativamente l'efficienza delle attività di conformità, ma va utilizzato con saggezza e con una supervisione umana adeguata per garantire la correttezza delle interpretazioni normative. Inoltre… questa risposta è stata generata interamente da ChatGPT, quindi a voi il giudizio!».
Nell’ultimo anno si sono verificate diverse crisi, anche di realtà importanti come SVB e Credit Suisse: come commenta questi episodi? Che impatto stanno avendo sull’ecosistema finanziario?
«Si tratta di fatti che hanno coinvolto realtà importanti e sono molto complessi, rendendo difficile un commento o una interpretazione. Hanno mostrato quanto sia delicato a tutti i livelli l’equilibrio interno e con l’ecosistema in cui si è inseriti e quanto lavoro costante sia necessario».
Crypto e Fintech sono settori sono in rapida ascesa, ma hanno anche dimostrato scarsa stabilità finanziaria (vedi fallimento FTX, sanzioni a N26, ecc.): quanto inciderà la crescente regolamentazione prevista in questi settori?
«Sono entrambi settori interessanti, la complessità e il rischio di instabilità possono trovare un potente alleato nella regolamentazione».